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Marzo 2018 Pag. 12 - Traffico rotabile: record del porto di Livorno (+15%)



Nel 2017 i porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Livorno, Piombino, Capraia Isola, Portoferraio, Rio Marina e Cavo, hanno movimentato complessivamente 41.070.163 di tonnellate di merce, registrando una sostanziale tenuta dei traffici rispetto al 2016.
In questo ambito, il porto di Livorno ha contribuito con 33.702.171 tonnellate, Piombino con 4.787.206, i porti elbani con 2.580.786 tonnellate. Ne risulta che il porto di Livorno detiene l’82% del traffico globale dell’Autorità di Sistema, Piombino il 12% ed i porti elbani il 6%.
Il Traffico Rotabile
La sostanziale tenuta dei traffici è stata determinata in buona parte dal traffico RO RO, che si conferma un vero caposaldo per l’intero sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale. Il traffico in questione, infatti, è ammontato ad oltre 20,4 milioni di tonnellate, registrando un aumento del 7,4% e facendo così dei porti di questo sistema un importante polo per lo sviluppo delle Autostrade del Mare e punto di riferimento per le politiche e le linee guida europee in questo settore.
Questo traffico, in particolare, è stato trascinato dall’ottima performance del porto di Livorno che nel 2017 ha segnato un significativo +16,2% rispetto all’anno passato, con oltre 14,4 milioni di tonnellate ed oltre 450.000 mezzi commerciali (+15%) movimentati, nuovo record per lo scalo livornese. Nel quadro complessivo dell’AdSP MTS, relativamente al traffico RO RO, il porto di Livorno detiene il 66% delle quote, il porto di Piombino il 20% ed i porti dell’Elba il 14%.
I passeggeri
Molto più equilibrata, invece, la distribuzione del traffico passeggeri (traghetti e crociere) nei porti del sistema: Livorno mantiene una quota del 34%, mentre sia Piombino che i porti elbani detengono il 33% . Complessivamente i porti del sistema hanno registrato un traffico di quasi 9 milioni di passeggeri / traghetti e 734.499 crocieristi, per un totale di 9,7 milioni di passeggeri (+1,3%)
In questo settore Piombino ha registrato 3,3 milioni di passeggeri per i traghetti (+4,2%) e 5.895 per le crociere, segnale del decollo del settore. A Livorno i passeggeri relativi ai traghetti sono stati 2,5 milioni e poco meno di 700.000 per le crociere, in lieve flessione rispetto all’anno scorso, come peraltro accaduto in diversi altri scali del paese. I porti di Portoferraio, Rio Marina e Cavo, nel loro insieme, hanno registrato un traffico di 3,1 milioni di passeggeri/traghetti e 29.824 crocieristi.
I contenitori
Per quanto riguarda i contenitori, traffico presente solo nel porto di Livorno, il 2017 si è concluso con una lieve flessione rispetto al 2016, anno record.
La diminuzione è da imputare al decremento del traffico di trasbordo, notoriamente volubile ed instabile, senza intaccare lo “zoccolo duro” del traffico containerizzato che ha registrato un +0,7%. 
La ridotta profondità dei fondali del porto e l’angusta  geometria degli accessi alle darsene ha finora reso  più laboriosa l’operatività delle navi di maggiori dimensioni in servizio nel mediterraneo.
Tuttavia, tale circostanza può dirsi superata a seguito dei recenti interventi infrastrutturali operati dall'AdSP in tema di approfondimento dei fondali di accesso e allargamento della strettoia del Marzocco che hanno consentito la revisione, da parte della Direzione marittima, delle condizioni di accesso e di manovra. I risultati positivi in termini di traffici già si stanno realizzando e il prossimo anno sarà possibile concretizzare ulteriormente i miglioramenti attesi. In sensibile aumento i contenitori pieni (+1,3%) sia in import che in export, mentre i vuoi hanno registrato una flessione (-1,3%) dovuta in particolare alla contrazione in export.
Le Auto Nuove
Il porto di Livorno, inoltre, ha segnato un traffico record per il settore delle auto nuove che con una crescita del 10% sul 2016 ha superato per la prima volta la soglia delle 600 mila unità movimentate.
I prodotti forestali
Vero fiore all’occhiello del porto di Livorno, nel 2017 la movimentazione dei prodotti forestali in break bulk, dopo 2 anni consecutivi di primati con straordinarie performance (1.745.219 ton nel 2015 e 1.904.227 ton nel 2016) ha chiuso l’anno in flessione con 1.584.654 ton. Il calo ha interessato sia lo sbarco che l’imbarco: lo sbarco ha aumentato la propria quota percentuale al 92% del totale movimentato del comparto (88% nel 2016).
Progetto Gramas
Creare un sistema di monitoraggio affidabile che aiuti a individuare le cause dell’insabbiamento e prevedere così gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fondali. Questo l’obiettivo del progetto europeo Gramas che è stato presentato a Piombino.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che ha curato il progetto e che ne è capofila, ha esposto una breve analisi del contesto, illustrando le attività di Gramas per i prossimi due anni. Il progetto si caratterizza per la sua natura innovativa permettendo per la prima volta la piena e continua conoscenza dei fondali portuali.
La cooperazione transfrontaliera sarà fondamentale per la sperimentazione e validazione del sistema di monitoraggio Gramas che verrà realizzato in quattro porti con differenti caratteristiche in termini di morfologia di contorno, correnti, forma e orientamento del bacino portuale: si tratta di Piombino, Livorno, Savona, e dei porti del Golfo di Saint Tropez.
La sfida strategica di Gramas è di rendere più sicura la navigazione nelle acque portuali, più efficiente l’operatività degli scali e quindi più competitive le banchine dei porti coinvolti attraverso una completa conoscenza del fenomeno dell’insabbiamento dei porti, mettendo insieme per la prima volta grandi porti commerciali italiani e porti turistici francesi.
Il modello di monitoraggio di cui verrà richiesto lo sviluppo, avvalendosi di apposite installazioni tecnologiche nei quattro porti (sensori e stazioni meteografiche), garantirà la riproduzione su mappe 3D dell’evoluzione dei fondali, producendo cartografie batimetriche sistematicamente aggiornate su mappe 3D e dati previsionali sui fenomeni newtoniani capaci di interferire sulle variazioni dei franchi d’acqua dei bacini portuali. Questo consentirà ai porti coinvolti di predisporre immediati interventi di manutenzione.
Alla sperimentazione e validazione del sistema innovativo installato nei quattro porti farà seguito la definizione di un piano d’azione congiunto per la gestione del fenomeno dell’insabbiamento strutturale grazie al quale lo scambio di informazioni prodotte dal sistema verrà garantito anche oltre la fine del progetto e favorirà ulteriori azioni di cooperazione come ad esempio la possibilità di attivare altre soluzioni innovative a fabbisogni comuni sul tema del cambiamento climatico.
Il budget complessivo del progetto ammonta a oltre un milione di euro ed è finanziato al 100% dal programma transfrontaliero Italia- Francia Marittimo, che mira a realizzare gli obiettivi della Strategia UE 2020 nell’area del Mediterraneo centro-settentrionale, promuovendo una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Il sistema di monitoraggio dei fondali finanziato con Gramas si integra pienamente nella piattaforma di Monitoraggio e Controllo MONI.C.A. (Monitoring and Control Architecture), implementata dalla Direzione Sviluppo, Programmi europei ed Innovazione dell’ADSP, importante fattore di competitività per i porti di Sistema per la verifica in continuo delle condizioni operative degli scali e che potrà così crescere ulteriormente grazie ai finanziamenti europei ottenuti

Stefania Vergani
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